La sfida dell’educazione alla sostenibilità (Goal 14 e 15)
Gianfranco Bologna
Siamo tutti Greta
“Le persone ci dicono sempre che sperano tanto che i giovani riusciranno a salvare il mondo. Ma non possiamo farcela, semplicemente perché non c’è abbastanza tempo per permetterci di crescere e di prendere in mano la situazione”, ha affermato Greta Thunberg, la sedicenne attivista per il clima, parlando a Bruxelles all’incontro con la società civile promosso dal Comitato economico
e sociale europeo davanti ai presidenti delle istituzioni europee; ha anche aggiunto: “Sappiamo che molti politici non vogliono parlare con noi. Bene, nemmeno noi vogliamo parlare con loro. Ma
chiediamo loro di parlare con gli scienziati e di ascoltarli, perché noi stiamo solo ripetendo quello che loro stanno dicendo da decenni. Non abbiamo altri manifesti da difendere, ascoltare la
scienza è la nostra richiesta”.
Dal mese di agosto 2018 scorso la Thunberg ogni venerdì invece di andare a scuola si siede davanti al Parlamento svedese per protestare contro l’inerzia nell’affrontare i problemi causati dal cambiamento climatico provocato dall’intervento umano. Greta è diventata così un simbolo della protesta degli studenti contro l’inazione politica nel prendere provvedimenti concreti per contrastare il cambiamento climatico in atto, e di fatto ha animato la protesta degli studenti che da molti mesi si riuniscono regolarmente in tante città del mondo per far sentire la loro voce per stimolare i governi a prendere provvedimenti urgenti per eliminare i combustibili fossili dalle nostre economie.
Ai giovani questa ragazza ricorda che il futuro è loro e che non si può permettere a nessuno di negarlo, perciò è necessario far sentire la loro voce. Per questo suo impegno è stata invitata anche a parlare in plenaria alla 24a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, tenutasi a Katowice nel dicembre 2018.
Un nuovo periodo geologico: l’Antropocene
L’intervento umano sulla natura e sui sistemi naturali ha raggiunto un livello realmente insostenibile, inevitabilmente, si sta ritorcendo contro lo stesso genere umano che lo ha prodotto. Gli
effetti delle attività umane sul nostro pianeta sono oggi ritenuti equivalenti a quelli prodotti dalle grandi forze della natura che hanno causato significativi mutamenti nel nostro sistema Terra nell’arco dei suoi 4,6 miliardi di anni di vita, tanto da far proporre alla comunità scientifica che si occupa di scienze del Sistema Terra e dei suoi cambiamenti globali l’indicazione di un nuovo periodo geologico, definito Antropocene