Accordo per la condivisione di personale, anche dirigenziale, con schema d’atto
Maurizio Lucca
Sempre più tra le amministrazioni pubbliche, in relazione al contenimento della spesa o per rafforzare le politiche di efficientamento organizzativo, si utilizza il comando o l’accordo per la condivisione di personale, anche a livello dirigenziale, realizzando da una parte, lo scambio di professionalità, dall’altra, la possibilità di evitare una procedura di assunzione e ridurre i costi inerenti al personale.
L’art. 56 del T.U. degli impiegati civili dello Stato, di cui al d.P.R. n. 3/1957, descrive il fenomeno per cui il pubblico impiegato, titolare di ruolo presso una p.a., viene temporaneamente assegnato a prestare servizio presso altra amministrazione o altro ente pubblico, nell’interesse dell’amministrazione di destinazione.
L’assegnazione è a termine e va riconosciuta in relazione a due distinte condizioni non cumulabili: la prima per “esigenze di ser-vizio”, la seconda “quando sia richiesta una speciale competenza”.