La bonifica della Piattaforma Certificazione Crediti e l’impatto sulla rilevazione dei tempi medi di pagamento e sul bilancio di previsione 2021 per gli Enti locali
Fabio Forti
Nel corso degli ultimi anni il Governo ha prestato grande attenzione al tema dei debiti commerciali della pubblica amministrazione. I provvedimenti adottati tra il 2012 e il 2013 hanno riguardato prevalentemente l’abbattimento dello stock di debiti pregressi, mentre, nelle disposizioni normative emanate a partire dal 2014, sono stati previsti anche interventi volti ad evitare il ricrearsi delle situazioni “patologiche” del passato e alla realizzazione di un articolato sistema di monitoraggio del ciclo di vita dei debiti commerciali di nuova formazione.
La legge finanziaria del 2008 (l. 244/2007) ha introdotto l’obbligo di emissione e trasmissione delle fatture in formato elettronico per tutti gli operatori economici che cedono beni o prestano servizi alle amministrazioni dello Stato.
La predisposizione della fattura si attua attraverso la creazione di un file XML (eXtensible Markup Language) che deve essere strutturato sulla base delle specifiche tecniche operative del formato della fattura del Sistema di Interscambio (SDI) di cui all’allegato A “specifiche tecniche” allegate al decreto attuativo 3 aprile 2013, n. 55 (G.U. 118 del 22 maggio 2013).
Il decreto legislativo 127/2015, all’art. 1, comma 2, ha esteso la disponibilità del Sistema di Interscambio anche ai fini della trasmissione delle fatture elettroniche relative ad operazioni che intercorrono tra soggetti privati, da predisporre secondo lo stesso formato di fattura elettronica previsto per la fatturazione verso le pubbliche amministrazioni.
Per quanto riguarda le misure rivolte all’abbattimento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione (P.A.), gli interventi sono stati posti in essere mediante l’introduzione delle norme sulla certificazione e sulla compensazione dei crediti commerciali.