Brexit e stato civile
Renzo Calvigioni
Cosa è cambiato dal 1° gennaio 2021
Il 1° gennaio 2021 ha rappresentato una data importante: il 31 dicembre 2020 si è concluso il periodo di transizione ed il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea: abbiamo tutti visto nella immagini diffuse da tutti i media, la bandiera inglese che veniva tolta dal gruppo delle bandiere della UE, lasciando passare il messaggio molto chiaro della separazione.
Questa nuova situazione ha sicuramente degli impatti in materia di stato civile e di anagrafe, ne derivano dei cambiamenti giuridici importanti, tanto da indurre modifiche ad atteggiamenti e procedure degli operatori: in questo breve articolo ci occuperemo delle conseguenza in materia di stato civile.
Ricordiamo che “La libera circolazione delle persone all’interno dell’Unione europea costituisce uno dei pilastri fondamentali su cui si fonda la costruzione dell’ordinamento giuridico integrato e, in particolare, dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia individuato dall’art. 3 TUE come uno degli obiettivi dell’Unione.” e questo significa riconoscimento dei diritti e status personali e possibilità che possano essere riconosciuti nei diversi Stati dove il cittadino UE decida di spostarsi. Sotto questo aspetto, particolarmente importanti le conseguenze della Brexit nell’applicazione del Regolamento CE 2201/2003 in materia di riconoscimento delle sentenze di divorzio, il Regolamento UE 1191/2016 sulla circolare dei documenti pubblici, senza dimenticare le procedure del cittadino britannico che avrebbe potuto chiedere l’acquisto della cittadinanza italiana, ai sensi dell’art. 9 c. 1 lett. d) della legge 91/1992, quale cittadino di uno Stato UE e che, invece, di vedrà preclusa questa possibilità, almeno secondo i termini favorevoli previsti da tale disposizione…