CCNL sanità: un nuovo modello di relazioni sindacali
Stefano Simonetti
Negli ultimi 25 anni le relazioni sindacali hanno mutato il proprio quadro normativo di riferimento dal 2016 in poi si è verificato un sostanziale recupero da parte dei sindacati rispetto alle competenze che Brunetta aveva loro tolto nel 2009. Per il comparto della Sanità il contratto siglato il 23 febbraio 2018 ha concretizzato nei dettagli questo recupero innovando abbastanza rispetto al recente passato, pur non ritornando al livello di presenza e potere sindacale dei primi anni novanta.
Le relazioni sindacali nel pubblico impiego contrattualizzato hanno una evidente peculiarità rispetto al mondo del lavoro privato che si sostanzia soprattutto nella previsione di un articolato e rigoroso quadro normativo mentre nel privato il sistema è decisamente “leggero” e le regole sono in pratica dettate esclusivamente dai principi generali dello Statuto dei lavoratori del 1970. Fino al 1992 i rapporti con il sindacato nelle amministrazioni pubbliche erano improntati ad una sostanziale cogestione che nei suoi aspetti più torbidi si palesava come vero consociativismo. La Riforma Amato e la contrattualizzazione del pubblico impiego sono intervenute anche nelle relazioni sindacali riportando le controparti al proprio ruolo. Negli ultimi 25 anni le relazioni sindacali hanno mutato il proprio quadro normativo di riferimento che si può suddividere in tre periodi ben precisi: dal 1993 al 2009, cioè dalla citata legge Amato fino al decreto Brunetta che ha inasprito le regole sulle relazioni sindacali; dal 2009 al 2016, periodo di grande confusione normativa e giurispuedenziale, con le norme del decreto 150 mai a regime, anche a causa del lungo blocco della contrattazione collettiva; dal 2016 in poi con un sostanziale recupero da parte dei sindacati rispetto alle competenze che Brunetta aveva loro tolto nel 2009. Fondamentale in tal senso è stato il Protocollo sindacale firmato il 30 novembre 2016 dal Governo con le tre Confederazioni i cui contenuti sono stati poi trasfusi nel decreto delegato 75/2017, segnatamente nell’art. 11. Per il comparto della Sanità il contratto siglato il 23 febbraio 2018 ha concretizzato nei dettagli questo recupero innovando abbastanza rispetto al recente passato, pur non ritornando al livello di presenza e potere sindacale dei primi anni novanta.
Vediamo i contenuti del contratto nel dettaglio.