Il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni
Stefano Paoli
Il CP produrrà un quadro informativo statistico sulle caratteristiche strutturali della popolazione a livello nazionale, regionale e locale, sarà utile ai fini dell’aggiornamento dell’ANPR e si avranno informazioni sulle caratteristiche delle abitazioni occupate
Ormai ci siamo: dal prossimo ottobre partirà il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni (CP). Per la prima volta l’ISTAT rileverà, con una cadenza annuale e non più decennale, le principali caratteristiche della popolazione dimorante sul territorio e le sue condizioni sociali ed economiche a livello nazionale, regionale e locale. Il nuovo Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni non riguarderà tutte le famiglie italiane, ma ogni anno sarà individuato di un campione di circa un milione e 400 mila famiglie, residenti in 2.800 comuni italiani. Inoltre, solo una parte dei comuni (circa 1.100) sarà interessata ogni anno dalle operazioni censuarie, mentre gli altri enti saranno coinvolti una volta ogni 4 anni. In questo modo, entro il 2021, tutti i comuni partecipano, almeno una volta, alle rilevazioni censuarie.
Mediante l’uso integrato di rilevazioni statistiche campionarie e dati provenienti da fonti amministrative, il CP è in grado di fornire annualmente informazioni che rappresentano l’intera popolazione, ma anche di contenere i costi e il disturbo statistico sulle famiglie. Informazioni necessarie ai decisori pubblici, alle imprese, alle associazioni di categoria, a enti e organismi che le utilizzano per programmare, pianificare attività e progetti, erogare servizi ai cittadini italiani e agli stranieri che vivono in Italia e monitorare politiche e interventi sul territorio.
Dall’anno 2021, inoltre, con cadenza quinquennale, la popolazione legale sarà determinata con d.P.R. sulla base dei risultati del CP.
Il quadro normativo
Dal 2018 il nuovo sistema censuario, introdotto dall’art. 3 d.lgs. 179/1202, sostituisce con una produzione di dati a cadenza annuale la rilevazione a cadenza decennale. Ma il cambiamento sarà graduale: se già dal 2015 sono iniziate le rilevazioni sperimentali, solo con il d.P.C.M. 12.5.2016 sono definiti i tempi della realizzazione del nuovo censimento e entro il 31.12.2017 l’ISTAT ha effettuato le attività preparatorie per definire la metodologia di indagine, i contenuti, le tempistiche e le modalità di rilascio dei dati del CP. Le due nuove rilevazioni rientravano tra le indagini pilota e le sperimentazioni necessarie all’introduzione del nuovo sistema: conclusa questa fase preparatoria, è possibile consolidare le scelte organizzative, metodologiche e tecniche che consentiranno di definire le modalità di esecuzione a regime del CP. Il CP ha come data di riferimento delle rilevazioni la prima domenica di ottobre di ciascun anno: più precisamente, la popolazione residente è individuata in ciascun Comune alla 00.00 tra il sabato e la domenica della data di riferimento.