Convenzioni urbanistiche: obbligazioni e inadempimenti
Valeria Tarroni
Il contenuto contrattuale delle convenzioni urbanistiche (obbligazioni e connesse prestazioni) è sostanzialmente definito dalla legge e da prescrizioni degli atti di pianificazione, con riferimento alla realizzazione di opere di urbanizzazione, dotazioni ed infrastrutture necessarie agli interventi edificatori.
Oltre al contenuto obbligatorio, è consentita l’introduzione di clausole che disciplinino oneri aggiuntivi rimessi alla volontà delle parti, amministrazione pubblica e privato attuatore degli interventi, che di comune accordo ed in piena autonomia regolano i rispettivi interessi per il miglior risultato. Le convenzioni, infatti, pur essendo contratti ad oggetto pubblico, come si dirà più avanti, conservano la natura contrattuale e, proprio per questo, non possono essere modificate unilateralmente.
Nella fase di attuazione delle previsioni urbanistiche, vengono spesso in evidenza esigenze la cui soluzione richiede il convergere ed il bilanciamento dell’interesse pubblico e dell’interesse dell’operatore che realizza l’intervento, affinché l’edificazione di una nuova area sia accompagnata dalle opere necessarie ad assicurare un’adeguata qualità della vita, anche qualora questo richieda un extra onere, ovvero opere aggiuntive rispetto a quelle previste dalla legge o dalla pianificazione.
La disciplina urbanistica si è nel tempo evoluta, in particolare per effetto della legislazione concorrente Stato-regioni, e, dal modello di tipo autoritativo riconducibile alla l. 1150 del 1942, è approdata a forme più consensuali, più negoziate, volte all’integrazione tra azioni pubbliche e azioni dei privati. Nella prassi, anticipando disposizioni di legge, si sono sperimentate nell’ambito delle convenzioni urbanistiche forme negoziali con le quali i privati hanno liberamente assunto obbligazioni di contributi straordinari o di cessioni di quantità di standard superiori ai minimi dovuti, operando una ridistribuzione alla collettività di parte dei vantaggi economici derivanti dall’intervento.
Gli adempimenti disciplinati dalle convenzioni urbanistiche si svolgono in un arco temporale molto lungo (durata massima decennale, salvo proroghe consensuali o ope legis) e, nel tempo di efficacia ed anche successivamente alla scadenza in caso di inadempimento agli obblighi assunti, non è infrequente che si generino conflittualità e contenzioso.
In questa sede, si propone una breve rassegna delle più recenti decisioni della giurisprudenza che si ritengono di interesse per chi opera in questa complessa e vasta materia e che sono state selezionate perché definiscono la natura delle convenzioni urbanistiche ed il relativo perimetro normativo e trattano casi particolari in relazione ai quali sono enunciati principi ed orientamenti che hanno carattere generale.