Edifici plurifamiliari in legno certificati Passive House
Rossella Roversi e Stefano Piraccini
Le innovazioni tecnologiche riguardanti i sistemi portanti in pannelli di legno massiccio a strati incrociati (CLT) hanno aperto nuove possibilità per l’uso del legno anche in edifici multipiano. Inoltre, le loro prestazioni termiche ne favoriscono l’utilizzo anche nel clima mediterraneo, caratterizzato da temperature estive elevate. L’articolo illustra la distribuzione e le caratteristiche delle Passive House, in particolare di quelle realizzate con struttura in legno, e presenta il caso-studio della Fiorita Passive House, un edificio plurifamiliare certificato realizzato a Cesena.

La Fiorita Passive House, edificio plurifamiliare certificato che si trova a Cesena. Foto: Studio Piraccini + Potente

La Fiorita Passive House. La muratura esterna della Fiorita Passive House, ai piani primo, secondo e terzo, è composta dai seguenti strati funzionali: rivestimento esterno in legno, barriera al vento, pannello in fibra di vetro, freno al vapore, pannello in fibra di legno, pannello in CLT di abete rosso a tre strati, pannello in lana di roccia, cartongesso. Il piano terreno è rivestito in porcellana laminata. Foto: Studio Piraccini + Potente
La diffusione nel mercato delle costruzioni del sistema portante a pannelli in legno massiccio a strati incrociati o CLT (Cross Laminated Timber, più conosciuto in Italia con il nome di X-Lam) ha permesso un più ampio utilizzo dei sistemi costruttivi in legno, estendendolo anche all’ambito degli edifici multipiano e consentendo loro un notevole incremento di altezza. Le caratteristiche meccaniche del sistema a pannelli continui consentono infatti elevate prestazioni strutturali continuando a beneficiare delle note caratteristiche che possono rendere vantaggioso l’uso dei sistemi stratificati a secco rispetto ai sistemi ad umido. Tra queste, la rapidità di esecuzione dei lavori grazie al maggior livello di prefabbricazione ed al tipo di assemblaggio e la possibilità di realizzare involucri prestazionali da un punto di vista termico ed acustico, pur rimanendo all’interno di spessori ridotti. Inoltre, i pannelli continui sono dotati di una massa considerevole che, a differenza dei sistemi in legno a elementi puntuali, favorisce le prestazioni in termini di sfasamento termico e quindi rende gli edifici che li utilizzano maggiormente adatti anche ai climi caratterizzati da temperature estive elevate.
Per questi motivi, i sistemi costruttivi a secco sono usati in modo particolare nella realizzazione di case ad alte prestazioni energetiche, come le case passive o Passive House.
Come illustrato di seguito, in Italia si trova il primo, e per adesso unico, esempio di multi-residenza passiva costruita in legno certificata in ambiente mediterraneo: la Fiorita Passive House. Si trova a Cesena, e utilizza il sistema portante in CLT per tutti e quattro i piani fuori terra che la compongono.
Per approfondire, L’Ufficio Tecnico consiglia le seguenti pubblicazioni tecniche:
- PASSIVHAUS di Francesco Nesi con prefazione di Wolfgang Feist, Maggioli Editore, 290 pagine a colori
- Ristrutturazioni con standard PASSIVHAUS di Roberto Viazzo, Maggioli Editore, 282 pagine a colori
Le multi-residenze passive: distribuzione geografica e tecnologia costruttiva
Lo standard Passive House prevede requisiti prestazionali che riguardano gli aspetti tecnici e termo-fisici dell’edificio, al fine di raggiungere una prestazione energetica complessiva che garantisce consumi energetici prossimi allo zero ed elevati livelli di comfort indoor.
Grazie al database che il Passive House Institute mette a disposizione, è possibile effettuare una ricerca avanzata filtrando i progetti a seconda della loro localizzazione geografica, della tipologia edilizia, della tipologia costruttiva e dell’eventuale livello di certificazione, se presente. Le informazioni reperibili nel database sono caricate da architetti, committenti e imprese su base volontaria: vengono forniti i dati di progetto richiesti ed i risultati dei calcoli effettuati con il Passive House Planning Package (PHPP), il software che consente di effettuare una modellazione fisico-tecnica dell’edificio in regime semidinamico.

Fiorita Passive House. I ballatoi che distribuiscono agli 8 appartamenti ed ombreggiano le aperture. Le schermature sono in lamiera stirata. Foto: Studio Piraccini + Potente
Secondo il database, consultato nel mese di agosto 2018, gli edifici passivi realizzati nel mondo risultano 4.383 di cui 1.270 sono quelli certificati, cioè quelli la cui aderenza ai criteri stabiliti dal Passive House Standard viene verificata al termine dei lavori e attestata da certificatori accreditati. Gli edifici presenti in maggior numero sono quelli a prevalenza residenziale, oltre 3.500, di cui le case unifamiliari rappresentano i due terzi. Gli edifici plurifamiliari rientrano nel gruppo che nel database in lingua inglese è definito apartment houses quando composti da almeno quattro unità immobiliari a destinazione residenziale, mentre al di sotto vengono inseriti nelle multifamily dwellings. Le apartment houses sono in tutto 222, di cui 109 sono quelle certificate.