Farla finita – ‘Family Wipe-Outs’
Angela Russo
A partire dall’analisi di un caso concreto, l’omicidio-suicidio di Latina del febbraio 2018, vengono ripercorse le modalità di intervento che si attivano nei casi di comportamenti preoccupanti da parte di un padre-marito nei confronti della propria famiglia. L’intento è quello di evidenziare le carenze del sistema di risposta a queste situazioni, anche attraverso il confronto con l’ordinamento britannico, più attento a individuare segnali di allarme per evitare conseguenze tragiche.
Latina, un esempio di un storia che si ripete troppo spesso
La notizia la ricordano ancora oggi in molti, pur sfumata dal succedersi quotidiano degli eventi: il 28 febbraio scorso un carabiniere di Latina ha ucciso le due figlie, ferito gravemente la moglie per poi togliersi la vita.
Che cosa spinge degli uomini, spesso visti come padri e mariti devoti, a commettere crimini di questo genere?
Stiamo facendo abbastanza per garantire la sicurezza di donne e bambini all’interno della famiglia?
Di episodi simili a questo, purtroppo, se ne leggono frequentemente nelle cronache, esempi del fenomeno che
in Gran Bretagna viene chiamato Family Wipe-Outs, un efferato omicidio-suicidio compiuto tra le mura domestiche.
Ripercorrere questo caso, studiarne le dinamiche, identificare i momenti in cui non si è dato seguito a un segnale di allarme, può aiutarci nella riflessione su come intervenire in queste situazioni.
Un confronto tra Italia e Gran Bretagna
Come assistente sociale italo-britannica, ho accumulato un’esperienza ventennale, lavorando per la tutela dei minori in situazioni di alto conflitto genitoriale, in famiglie in cui l’abuso domestico è un elemento centrale. Avere operato in due diversi contesti nazionali mi dà la possibilità di proporre un confronto nella speranza che, pur tenendo conto delle differenze
nazionali e di sistema giuridico, alcune lezioni possano essere tratte dalla condivisione e dalla diffusione di ciò che ho osservato lavorando nel Regno Unito e possano rivelarsi utili per proteggere quelle donne e quei bambini le cui richieste di aiuto spesso
rimangono inascoltate.