HABITAT MICROAREE: UN’ESPERIENZA CONSOLIDATA DI WELFARE DI COMUNITÀ A TRIESTE
Massimiliano Capitanio, Antonella Rai, Chiara Zanetti
Habitat-Microaree (HM) è un programma di promozione del benessere e della coesione sociale promosso in forma congiunta dall’Area Sociale del Comune di Trieste, dalla locale Azienda sanitaria e dall’Azienda territoriale per l’Edilizia residenziale (ATER) con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli abitanti residenti in alcuni
rioni della città di Trieste che presentano una forte concentrazione di disagio sociale. Il programma, avviato alla fine degli anni Novanta, si propone di intervenire in tali aree con un insieme di attività finalizzate a promuovere la salute pubblica, che secondo quanto indicato dall’OMS con la Carta di Ottawa (1986) comprendono sia interventi rivolti a rafforzare le capacità e le abilità dei singoli individui sia azioni volte a modificarne le condizioni sociali, ambientali ed economiche.
Il Programma mira quindi a sviluppare un insieme di azioni coerenti e tra loro organiche in cinque settori: sanità, educazione, habitat, lavoro e democrazia locale.
La partecipazione attiva dei cittadini e dei gruppi e la diffusione delle responsabilità tra istituzioni, cittadini,
cooperative sociali, associazioni, organizzazioni no profit, soggetti collettivi che insistono in un determinato territorio rappresentano il cuore del programma Habitat Microaree (HM).
Il progetto HM si sviluppa a Trieste, città di 204.420 abitanti che dal punto di vista socio-demografico si caratterizza per un forte invecchiamento della popolazione, una rilevante frammentazione delle famiglie e una discreta presenza di cittadini stranieri. Si tratta, infatti, di una delle città italiane con la presenza maggiore
di anziani: nel 2015 gli ultrasessantacinquenni erano il 28,3% della popolazione contro il 21,7% in Italia.