Impermeabilizzazioni in edilizia e contenziosi legali
Natalia Guidi e Mario Monardo
Ecobonus, Sismabonus, “Bonus prima casa”, “Bonus ristrutturazioni” ed ora con la legge di Bilancio 2020 anche il “Bonus facciate”. Insomma, per adeguare staticamente, termicamente, acusticamente, energeticamente ed abbellire esteticamente gli edifici abbiamo la possibilità di usufruire di tantissime agevolazioni fiscali. Nessuno specifico bonus, invece, per la realizzazione
di interventi di impermeabilizzazione ex novo per coperture o per strutture interrate soggette a fenomeni infiltrativi. Eppure, le maggiori contestazioni che si registrano in edilizia riguardano proprio le problematiche legate all’acqua e alle infiltrazioni ma evidentemente tale argomento (le impermeabilizzazioni in edilizia, per l’appunto), ad oggi, viene molto sottovalutato. I contenziosi legali rappresentano una evidente zavorra burocratica ed economica per il nostro Paese, un problema che incide non poco sull’economia. Ma allo stesso tempo i contenziosi rappresentano una fonte di informazioni di estrema importanza, utile per analizzare le principali problematiche che interessano le costruzioni al fine di evidenziarne i punti critici.
I contenziosi legali in edilizia: quanto ci costano?
A fine dicembre 2016 le cause pendenti in Italia (relative a fallimentare, contenzioso, lavoro, famiglia e volontaria giurisdizione) superavano i 3,8 milioni. Secondo recenti indagini (www.giustizia.it), in Italia per una sentenza definitiva sono necessari circa 1.600 giorni pari ad almeno 4,3 anni. Secondo la Banca d’Italia la lunghezza dei processi civili rappresenta una
perdita di oltre un punto di Pil per la nostra economia.
Uno studio del Cer-Eures (Giustizia civile, imprese e territori, ottobre 2017), presentato dalla Confesercenti ha calcolato che la “giustizia lumaca” fa perdere all’Italia circa 40 miliardi di euro che corrispondono a 2,5 punti del Pil, penalizzando soprattutto le imprese in termini di competitività. Negli ultimi 20 anni i contenziosi legali riguardanti il mondo dell’edilizia sono aumentati considerevolmente. Tra le cause principali quelle legate all’acqua e alle infiltrazioni sono tra le più numerose e spinose nel mondo dell’edilizia, dato che viene confermato da diverse indagini statistiche.
Nel 2012 il centro di ricerca “Osservatorio Claudio Ceccoli”, istituito all’interno del Dipartimento DICAM dell’Università di Bologna, aveva promosso uno studio in merito ai difetti nel costruito. Grazie ad un accordo siglato con il Tribunale di Bologna furono raccolti e organizzati all’interno di un database più di un centinaio di casi di “Accertamento Tecnico Preventivo” relativi agli anni 2011 e 2012. Da un veloce esame dei procedimenti analizzati lo studio dimostra che circa il 70-80% dei contenziosi civili presso il Tribunale di Bologna nel biennio 2011-2012 aveva come oggetto l’ambito delle costruzioni.
La successiva analisi di quei dati ha permesso l’elaborazione di statistiche riguardanti i difetti nell’ambito dell’edilizia civile, stabilendo così la sussistenza o meno di trend preferenziali nella distribuzione di classi di vizi, tipologie costruttive maggiormente interessate e cause dei difetti più frequenti. Osservando la tabella 1, tipologia di vizio, non si rileva nessuna netta predominanza di una singola categoria di difetti.

Grafico 1 – Impermeabilizzazioni in edilizia. Tipologia di vizio nei contenziosi in edilizia