La “casa avanzata” e la “corsia ciclabile”: l’ambientalismo di ritorno all’epoca del covid-19
Giuseppe Napolitano
Il Decreto “Rilancio” (al secolo: d.l. 19 maggio 2020, n. 34) ha avuto una gestazione lunghissima come d’altro canto diversamente non poteva essere, considerato che si compone di ben 266 articoli che attraversano innumere-voli significativi aspetti della vita vissuta dagli Italiani. Nel ricco coacervo di innovazione e misure di tipo economico, sboccia anche il fiore della mobi-lità ciclistica, con ricchi contributi e piccole modifiche al codice della strada. Lungo sarà il cammino per la conversione in legge, ma immediato è sta-to lo scatto di alcune Amministrazioni locali nel farsi prime attuatrici della novità; ciò per sano spirito ambientalista, ma anche per reazione alla fru-strazione patita per colpa del M.I.T. che – con proprio parere – si era limi-tato ad osservare come le “case avanzate” (già disegnate sull’asfalto dagli illuminati imitatori di esperienze straniere), non fossero previste dal codice della strada e pertanto, restavano vagamente, illegali.