La prova dei mezzi nel reddito minimo in Europa
Franco Pesaresi
Il reddito minimo garantito (Rmg) è ormai attivo, nelle sue varie forme, in tutti i Paesi dell’Unione europea.
L’Italia è stata l’ultimo paese dell’UE ad approvare, con il Reddito di cittadinanza, uno schema di Reddito minimo garantito. Come è noto, esso prevede l’attribuzione
a tutti coloro che non dispongono di risorse sufficienti di una prestazione in denaro per garantire loro un’esistenza libera e dignitosa. Il trasferimento monetario viene garantito in maniera selettiva previo superamento di una prova dei mezzi (means-test) da parte di chi lo richiede, che deve avere un reddito al di sotto di una data soglia. In genere, il Rmg è limitato nel tempo ed è condizionato alla disponibilità di accettare un’offerta di lavoro o alla partecipazione in programmi di formazione specificamente finalizzati al reinserimento nel mercato del lavoro. Il reddito minimo garantito viene di norma pagato ai nuclei familiari nella forma di somma di denaro differenziale, che va a colmare il gap fra il reddito effettivo dei beneficiari e la soglia di riferimento fissata. Questa varia a seconda dell’estensione del numero di familiari e di altri eventuali fattori che il legislatore può decidere di includere nella scala d’equivalenza adoperata per il calcolo.
La prova dei mezzi (o “means test”) consiste in una forma di valutazione da parte di un’autorità pubblica, della situazione economica di chi richiede una prestazione di assistenza o l’accesso a condizioni agevolate ad un servizio. Il termine “prova dei mezzi” riassume una serie di indicatori delle disponibilità economiche del soggetto richiedente (reddito individuale, reddito familiare, ricchezza); in base ai valori che tali indicatori assumono viene dichiarata l’esistenza del diritto di un soggetto a determinati trasferimenti monetari o servizi (Ferrera, 2006).
In Italia, la prova dei mezzi si effettua attraverso lo strumento dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), ma in Europa questa assume forme e contenuti estremamente diversificati tanto che non esiste una definizione legale, almeno degli organismi internazionali, della prova dei mezzi.
Tutti i Paesi dell’Unione Europea usano la prova dei mezzi per l’accesso dei beneficiari alle varie forme di reddito minimo garantito.
Il presente articolo si propone di valutare i principali nodi della prova dei mezzi applicata al Reddito minimo alla luce delle esperienze dei vari Paesi europei.