Le nuove regole sulla carta di qualificazione del conducente: cosa… non cambia
Gianni Ferri
Non c’è da meravigliarsi se nel leggere un nuovo testo normativo ci si accorge di non aver capito. Non è tonto chi legge, né stupido chi scrive: semplicemente è difficile coniugare il diritto interno che, purtroppo, predilige fissare il “caso”, con il diritto comunitario più propenso, ovviamente, a legiferare sul “principio”. Questa mancanza di snellezza giuridica si denota anche nel decreto legislativo 50/2020 con il quale viene recepita la Direttiva (UE) 2018/645 del 18 aprile 2018 che modifica la direttiva 2003/59/CE “sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e la direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida”. In questa sede si predilige affrontare gli aspetti relativi ai cambiamenti intervenuti sulla Direttiva 2003/59, tralasciando quelli riferiti alla Direttiva 2006/126, in quanto poco importanti per il controllo di Polizia Stradale.