Le operazioni che accompagnano la predisposizione del rendiconto
Paola Morigi
Le procedure da impostare e i documenti da produrre per favorire l’accountability e un’analisi completa su ciò che si è realizzato.
Nel mese di aprile giunge a conclusione l’iter che porta alla predisposizione del rendiconto. Quest’anno, per alcuni enti, sarà preceduto dal riaccertamento straordinario dei residui, previsto dall’art. 1, comma 848, della legge di bilancio 2018. La rendicontazione però non è un processo solo di tipo contabile, dal momento che va ad interessare anche altre procedure che si intrecciano con la stessa. Ci riferiamo al referto del controllo di gestione, alla relazione sulla performance, agli indicatori di bilancio e sui risultati attesi: un insieme di operazioni che ci porta alla costruzione di quella che viene definita l’accountability, attraverso la quale l’amministrazione locale “rende conto” di ciò che è stato realizzato nel corso dell’esercizio. È importante che tali processi siano tra di loro coordinati e integrati e che ci si abitui a lavorare in team per rispondere alle esigenze dei cittadini e degli utenti, che giustamente hanno sempre più spesso voce in capitolo.
Gli enti locali in questi giorni stanno completando la predisposizione del consuntivo dell’esercizio 2017, che porteranno prima in giunta e poi in consiglio per farlo approvare entro il 30 aprile.
Partendo dal conto del tesoriere, chiamato a rendicontare la propria gestione di cassa entro trenta giorni dalla chiusura dell’esercizio, si effettuano tutta una serie di operazioni preliminari, principalmente sui residui, per arrivare a predisporre il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale, unitamente alla relazione sulla gestione. Il rendiconto della gestione andrà in consiglio accompagnato dalla relazione dell’organo di revisione, che esprimerà un giudizio in ordine ai valori contabili riportati nei documenti che dovranno essere approvati.
Si tratta di operazioni che coinvolgono principalmente gli uffici economico-finanziari, tenuti anche alla predisposizione degli allegati al rendiconto – compresi gli adempimenti successivi connessi con il rendiconto consolidato – e poi all’invio di una corposa documentazione alla Sezione regionale della Corte dei conti.
Tuttavia non dobbiamo dimenticare che le operazioni di rendicontazione non hanno un contenuto solo di tipo economico-finanziario, dal momento che rappresentano l’occasione per dimostrare, al consiglio e alla cittadinanza, ciò che si è fatto nell’esercizio passato. Ci soffermeremo pertanto nelle pagine successive a richiamare le principali operazioni che devono essere impostate contestualmente alla rendicontazione contabile, proprio per consentire di poter effettuare un’analisi dettagliata e completa sulla gestione dei servizi e sui risultati raggiunti.