L’urbanistica e lo spopolamento in Italia
Giovanni Maria Caruso, Guido Befani
Con il mutare del rilievo giuridico dello spopolamento, anche gli strumenti per contrastarlo hanno subito profonde rivisitazioni e, oggi, tendono a svilupparsi su due direttrici di fondo: il finanziamento operativo degli interventi di coesione sociale e la progressiva tendenza a favorire i processi aggregativi nella gestione di funzioni e servizi.
I limiti di tali approcci derivano, in primo luogo, dalla mancanza di coordinamento fra i livelli di governo più prossimi alla popolazione e, in secondo luogo, dal rischio di dispersione delle già limitate risorse economiche stanziate per farvi fronte.
Ciò che è resta, invece, immutato è l’interconnessione con l’urbanistica che costituisce il terminale necessario delle varie misure adottate.
1. La rilevanza giuridica dello spopolamento fra urbanistica, libertà individuali e politiche di coesione sociale
Lo spopolamento delle regioni periferiche non rappresenta certo una tematica nuova, tuttavia modi e forme con cui il fenomeno ha assunto una rilevanza giuridica sono profondamente mutati nel corso del tempo.
Storicamente, le misure di contrasto più energiche si sono prodotte durante il regime fascista che, adottando una chiara strategia di contrasto alle migrazioni interne, aveva definito un accurato sistema di controlli che faceva capo a specifici attori istituzionali