Multifunzionalità dell’agricoltura per la rigenerazione delle aree rurali a rischio di desertificazione demografica, economica e socio-culturale
Alice de Nuccio, Massimo Monteduro
Le aree rurali marginali, composte dai piccoli insediamenti ed agglomerati che avevano storicamente fondato la propria economia sull’agricoltura tradizionale, sono da decenni esposte in modo drammatico a processi di desertificazione non solo demografica ed economica ma anche sociale e culturale, con il rischio di scomparsa dell’immenso patrimonio plurisecolare, materiale e immateriale, generato dalla civiltà rurale. Il lavoro ripercorre i fattori causali dello spopolamento di tali aree fragili; mette in luce l’importanza delle risorse ancora disponibili nei bacini delle comunità rurali in cui sopravvivono pratiche di small-scale farming; focalizza un modello attuale di agricoltura, connotato dalla multifunzionalità, in grado di dinamizzare le principali forze locali; passa in rassegna sinteticamente la normativa nazionale e regionale in materia di multifunzionalità; suggerisce, in definitiva, che l’effettiva promozione a livello giuridico di un’agricoltura multifunzionale potrebbe restituire vitalità e centralità alle aree rurali marginali, rigenerandone il tessuto socio-ecologico.
1. Considerazioni introduttive
I territori attualmente più colpiti dalla «desertificazione demografica» sono, in special modo, le zone a vocazione rurale: i piccoli insediamenti ed agglomerati disegnati dal rus che avevano fondato la propria economia sull’agricoltura. Questo dato può risultare singolare, giacché la coltivazione della terra costituisce naturalmente l’attività di maggiore rilievo per la sopravvivenza generale.
In verità, i preoccupanti trend demografici non riguardano tutte le realtà agricole italiane ma sono circoscritti alle aree storicamente avulse dai «flussi dello sviluppo» , espressione tanto ambigua quanto inaridita dalla sua concreta (ma discutibile) identificazione integrale con il concetto quantitativo di “crescita”.
L’attuale emergenza demografica, dunque, riguarda prevalentemente specifici territori ed è solo l’ultima evidenza di un fenomeno che si presenta come un processo di lunga durata.