Mutualismo tra storicità, trasformazione e attualità
Laura Bongiovanni
Le Società di Mutuo Soccorso (d’ora in avanti qui indicate con l’acronimo SMS) sono nate in Europa tra il XIX e il XX Secolo come associazioni volontarie di lavoratori
interessati a cercare di difendersi e tutelarsi verso i rischi connessi al crescente processo di industrializzazione e al conseguente degenerare delle condizioni materiali e
morali dei lavoratori. Le SMS hanno da sempre operato al fine di offrire agli associati un aiuto nei più svariati casi di necessità personale connesse al lavoro: la perdita del lavoro, la malattia e gli infortuni, i decessi. Negli anni e con la crescita degli aderenti, il campo di azione delle SMS si è esteso per rispondere a bisogni ulteriori non solo economici, come la promozione e il sostegno dell’istruzione, l’educazione e la prevenzione sanitaria, la gestione del tempo libero attraverso attività culturali e ricreative, la formazione per l’avviamento al lavoro e la trasmissione dei mestieri.
Le prime esperienze di SMS in Italia risalgono alla metà del 1800: nel 1844 re Carlo Alberto di Savoia sostenne la necessità di casse di beneficenza e carità fra gli operai,
alimentate dai loro stessi contributi. Nel 1848 nacque la Società generale degli operai di Pinerolo, in Piemonte; 38 anni dopo, fu promulgata la legge 3818, che riconosceva alle SMS la possibilità di acquisire personalità giuridica e dettava le condizioni essenziali alle quali avrebbero dovuto attenersi: il soccorso ai soci come finalità, il risparmio come mezzo, la mutualità come vincolo. La legge 3818 del 15 aprile 1886 è dunque il primo intervento legislativo organico che ancora oggi disciplina la materia e delinea le attività delle SMS. Solo con la riforma del 2012 (d.l. 179/2012, convertito in legge 221/2012), sono state introdotte alcune importanti novità che modificano la legge 3818/1886.
Con la Riforma del Terzo settore (legge 106/2016 e d.l. 117/2017 “Codice del Terzo Settore”) le SMS vengono riconosciute, in quanto Enti di Terzo settore, tra i protagonisti dell’economia sociale italiana: l’art. 4 del “Codice del Terzo Settore” annovera infatti le società di mutuo soccorso tra gli “Enti del Terzo Settore” e l’art. 43 dello stesso Codice afferma la possibilità per le SMS di trasformarsi in associazioni del Terzo settore o in associazioni di promozione sociale, mantenendo il proprio patrimonio, ciò al fine di delineare un più omogeneo posizionamento delle organizzazioni nel loro complesso e favorire una migliore riconoscibilità.