Natura e caratteristiche della pianificazione comunale delle sedi farmaceutiche
Carlo Ciardo
1. Introduzione. Localizzazione delle sedi farmaceutiche e diritto alla tutela della salute
La gestione del servizio farmaceutico e, quindi, la localizzazione delle sedi delle farmacie è un tassello fondamentale del più ampio e complesso quadro della tutela della salute. Sul punto, per espressa e chiara statuizione della Corte Costituzionale si può affermare che il servizio gestito dalle farmacie è “preordinato al fine di assicurare una adeguata distribuzione dei farmaci, costituendo parte della più vasta organizzazione predisposta a tutela della salute”. Ancora di recente il Giudice delle Leggi, pronunciandosi sulla legislazione regionale piemontese in merito all’utilizzo degli apparecchi di autodiagnostica all’interno della farmacie, ha statuito che: “i criteri stabiliti dalla legislazione statale relativi all’organizzazione dei servizi delle farmacie costituiscano «principi fondamentali» in materia di tutela della salute, in quanto finalizzati a garantire che sia mantenuto un elevato e uniforme livello di qualità dei servizi in tutto il territorio, a tutela di un bene, quale la salute della persona, «che per sua natura non si presterebbe a essere protetto diversamente alla stregua di valutazioni differenziate, rimesse alla discrezionalità dei legislatori regionali ”.
Non è, quindi, di secondaria importanza l’ubicazione delle sedi farmaceutiche siccome incide in maniera rilevante sull’accesso all’approvvigionamento dei farmaci da parte della popolazione e,
conseguentemente, sulla qualità dell’assistenza sanitaria. D’altro canto è di tutta evidenza che l’attività di pianificazione deve essere volta a garantire una uniformità territoriale delle sedi e ad agevolare l’accesso da parte della popolazione di riferimento, senza però determinare un irragionevole sacrificio dell’iniziativa economica da riconoscersi in capo ad ogni singolo titolare di una farmacia con il correlato riconoscimento del c.d. bacino di utenza.
Proprio all’interno di questo delicato equilibrio si inserisce tanto l’evoluzione della normativa nazionale, quanto le statuizioni della giurisprudenza amministrativa, anche alla luce dell’interpretazione della Corte di giustizia UE. La delicatezza dell’equilibrio suesposto è confermato anche dalla mole del contenzioso che in questi anni ha occupato la giustizia amministrativa, basti pensare che dal 2012 (anno della modifica legislativa voluta dal Governo Monti) ad oggi sono state emanate oltre 830 sentenze da parte dei TAR e del Consiglio di Stato solo sul tema della pianta organica delle sedi farmaceutiche.
In ragione di ciò è opportuno verificare lo stato dell’arte con riferimento al contesto normativo e giurisprudenziale – viepiù alla luce di alcuni recenti spunti interpretativi – anche in ragione della
prospettiva del c.d. federalismo differenziato che si staglia all’orizzonte e che avrà impatti tutti da valutare in merito al diritto alla tutela della salute