Nuove condizioni per l’esercizio della docenza
Emanuele Contu
Secondo Franco De Anna “l’innovazione può sempre essere perseguita secondo due modalità: per tirare e per spingere. […] ‘Per tirare’ si opera avendo la meta davanti allo sguardo e il sentiero da percorrere definito. La strategia è determinata, le ipotesi dichiarate e manifeste. ‘Per spingere’ il carico è davanti a noi. Il percorso è incerto e occultato dallo stesso movimento. Il sentiero va sempre attentamente recuperato, ma proprio per questo è sempre incerto. Il valore potenziale è proprio la ‘variazione’ del percorso che può portare a risultati inattesi, a variazioni feconde, a evoluzioni inaspettate”. Nel tirare l’azione è attivata dal centro, nella convinzione o nell’auspicio che ramificazioni e periferie si adeguino e l’algoritmo elaborato dal vertice si riveli efficace alla prova dei fatti. Il rispetto dell’algoritmo è necessario al successo dell’operazione, mentre è sempre presente il rischio dello scollamento tra la locomotiva (il centro) e i vagoni (ramificazioni e periferie). Nello spingere, l’azione si moltiplica e si atomizza, muove dalle periferie prendendo direzioni che possono rivelarsi feconde e virtuose, ma anche eccentriche e in ultima analisi eventualmente disgreganti. Secondo De Anna, “una sensata strategia pubblica per l’innovazione dovrebbe sapientemente declinare le due modalità, assicurando da un lato la controllabile omogeneità dei processi, e dall’altro la variabilità da cui scaturisce la dinamica evolutiva”.