Nuovi modi del prendersi cura andando verso le persone e la comunità
Luana Ceccarini, Salvatore Rao, Deborah Pollo
L’integrazione tra diversi enti e figure professionali e l’evoluzione di una struttura residenziale in una realtà aperta al territorio sono gli strumenti che il progetto “Intrecci e alleanze generative per una comunità curante e amichevole” – la cui prima fase si è sviluppata tra l’ottobre 2016 e il marzo 2018 a Piossasco in provincia di Torino – sta sperimentando per sostenere le persone
anziane che vivono nella propria abitazione. L’intervento centrale del progetto è la visita domiciliare, azione che ha lo scopo di “mettersi in ascolto”, superando la logica dell’intervento prestazionale che si attiva a fronte di uno specifico bisogno conclamato; al contrario, si è partiti dal contatto con gli anziani – la maggior parte dei quali non erano in carico ai servizi – per verificare le loro condizioni di vita e impostando quindi eventuali successivi interventi sulla base dei bisogni e dei desideri emersi in quella sede. Andando a casa delle persone, l’operatore ha avuto l’opportunità di osservare i contesti di quotidianità,
il modo di vivere degli anziani nella propria casa, avendo quindi un osservatorio privilegiato della persona nella sua globalità. Inoltre, “andare verso” le persone e non solo attendere che siano loro a rivolgersi a un servizio, ha consentito di “raggiungere gli irraggiungibili”, di prevenire i rischi legati alla fragilità e offrire opportunità di azioni volte alla promozione della salute a una gamma molto più grande di popolazione.
Piossasco è un Comune dell’area della città metropolitana di Torino; è una cittadina di poco più di 18.000 abitanti, situata a ridosso delle ultime propaggini delle Alpi. Si presenta come una realtà vivace grazie alla presenza di un tessuto associativo attivo in vari settori, che costituisce un capitale sociale ricco anche se poco propenso a lavorare in rete, secondo le parole dei responsabili dei servizi e degli stessi volontari.