VERSO UN OSSERVATORIO PERMANENTE SUL WELFARE GENERATIVO DI PROSSIMITÀ
Laura Bongiovanni
Il presente articolo illustra gli esiti di un’analisi quantitativa realizzata nell’ambito della Terza edizione della Biennale della prossimità, basata su un questionario strutturato suddiviso in 18 item e rivolto alle organizzazioni coinvolte nelle 3 edizioni della Biennale della prossimità.
Il questionario è stato somministrato tra maggio e giugno 2019 attraverso auto compilazione e ha riguardato 85 organizzazioni.
La maggioranza degli item riproducono quelli presenti in una analoga indagine svolta nel 2017 in occasione della seconda edizione della Biennale della prossimità,
consentendo così una confrontabilità dei risultati raggiunti. Questa prima indagine era stata pubblicata sul focus che Welfare Oggi 5/2017 aveva dedicato al tema
della prossimità e si era concentrata su tratti caratteristici degli interventi per ambito di intervento, tipologia di beneficiario, attori coinvolti, fonti di finanziamento
e sostenibilità, impatto delle iniziative e loro replicabilità e riproducibilità.
In questa successiva edizione, oltre a sviluppare ulteriormente questi stessi temi, si proporranno alcuni ulteriori ragionamenti su orientamenti e bisogni dei soggetti che realizzano interventi di prossimità.
Le esperienze interpellate riguardano ambiti molto diversificati ascrivibili a due principali tipologie:
• le iniziative per il miglioramento della qualità della vita (relazioni di reciprocità e stile di vita ispirato a principi di sostenibilità e benessere);
• le iniziative principalmente vocate alla risoluzione di bisogni (cibo, casa, salute, lavoro, ecc.).
Nella prima tipologia rientrano temi quali i “luoghi di socialità”, “qualità della vita” e iniziative specifiche come le “social street”, la “banca del tempo”, la “mobilità
sostenibile”, le “monete alternative”.
Sono tutti ambiti fortemente presidiati dalle organizzazioni: la creazione di luoghi di socialità figura al primo posto tra gli interventi giudicati più importanti realizzati nell’ultimo anno (con il 45,9% di segnalazioni) e le azioni per il miglioramento della qualità della vita si posizionano al terzo posto (37,6%).
Nell’ultimo anno gli organismi interpellati hanno complessivamente realizzato 378 iniziative di prossimità. I dati che seguono sono riferiti a quella giudicata come
“la più importante”.