Piste ciclabili: il progetto “Bicipolitana” del Comune di Padova
Pietro Farinati
L’arteria stradale dedicata al transito di auto e metrobus, con affiancata, ma separata da un fossato, una bella pista ciclo-pedonale, ombreggiata da filari alberati, con illuminazione dedicata a led e attraversamenti ciclopedonali “intelligenti” dimmerizzati, rappresenta un’occasione per riflettere sulla sicurezza delle bici in un tessuto diversificato composto da abitati, sbocchi verso le tangenziali, con tratti di campagna e tratti cittadini. Un esempio particolarmente gradito di ciclabile metropolitana, sicuramente da inserire in un sistema strutturato che potremmo chiamare “bicipolitana” , capace di collegare la città ad altri comuni, proiettandoci verso una viabilità che necessita sempre meno delle auto.
Premesse
nell’ambito delle piste ciclabili, la tipologia di pista ciclopedonale descritta è risultata negli anni una tipologia molto gradita dai cittadini, dagli amministratori comunali e dai tecnici.
Dai cittadini per la grande sicurezza che offre, perché pedoni e ciclisti sono separati dal traffico stradale tramite un fossato e la pista viene dotata di illuminazione a led dedicata, ma anche per la piacevolezza del suo percorrersi, perché risulta ombreggiata da un filare alberato ed è inserita in un contesto agricolo, pertanto viene utilizzata anche per attività legate al tempo libero.
Dagli amministratori comunali perché la soluzione permette di lasciare inalterata la carreggiata stradale, le sue alberature, le reti dei servizi ed i fossati esistenti, limitando quindi le spese. Non impegnando la sede stradale, questa potrà essere utilizzata per una nuova linea del metrobus. Non da ultimo, oltre ad essere importante per la sicurezza dei ciclisti, è un importante incentivo all’uso della bicicletta. In questo modo si manifesta più compiutamente l’impegno delle amministrazioni alla mobilità sostenibile, fornendo delle alternative alle auto.
Dai tecnici perché, di semplice progettazione, la pista ciclopedonale viene ricavata in zona agricola: sono quindi minori le interferenze con i passi carrai, lo sgrondo delle acque meteoriche avviene direttamente sui fossi laterali già esistenti e l’invarianza idraulica si ottiene semplicemente risezionandoli.
I benefici descritti per questa tipologia di piste ciclabili ripagano ampiamente l’occupazione dei terreni agricoli, i quali peraltro vengono interessati solamente per la stretta fascia a ridosso dei fossati e quindi ai limiti delle proprietà, zone difficilmente coltivabili.