Il quadro economico pre e post gara dopo il decreto Semplificazioni bis
Marco Agliata
Nell’ambito dei vari livelli progettuali la quantificazione economica del progetto assume una rilevanza in progressiva crescita fino ad arrivare al progetto esecutivo nel quale il quadro economico costituisce la formale definizione del costo dell’opera e la conseguente base d’asta della procedura di affidamento dei lavori.
È, pertanto, inevitabile che tale elaborato assuma una cospicua funzione di riferimento non solo ai fini dell’identificazione del costo dell’opera ma anche in relazione alle attività che dovranno essere avviate quali la gestione del cantiere, l’approvvigionamento dei materiali, il monitoraggio economico e le altre funzioni e lavorazioni connesse alla esecuzione delle opere.
La centralità di questo documento, la cui errata o non sufficientemente dettagliata definizione dei costi, potrebbe arrivare a determinare anche la non espletabilità della gara dei lavori e quindi il blocco dell’intervento, rende necessaria un’attenta valutazione degli elementi da inserire e del corretto inquadramento economico risultante.
Il d.l. 77/2021 (decreto Semplificazioni bis) convertito con modificazioni dalla legge n. 108/2021 conferma e rinnova alcuni elementi della normativa recente (quali il collegio consultivo tecnico) che costituiscono delle nuove voci di spesa da aggiungere a quelle già conosciute nella identificazione dei costi dell’opera.
Restano, ovviamente, le caratteristiche già note di documento incluso negli elaborati del progetto esecutivo (anche se una stima economica compare, in forma sintetica e meno dettagliata, già nei due precedenti livelli progettuali) come la suddivisione in due parti principali i cui componenti sono: per quanto riguarda la parte A del quadro economico (somme a base d’appalto):
• importo dei lavori come definito dal computo metrico estimativo;
• gli oneri della sicurezza che non sono soggetti a ribasso d’asta;
• i costi della manodopera;
• importo di eventuali servizi e forniture incluse o escluse dall’appalto.
Per quanto riguarda la parte B del quadro economico (somme a disposizione) sono comprese:
• le spese tecniche che comprendono le indagini, i rilievi, la progettazione, direzione dei lavori, coordinamento sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori, collaudi, consulenze specialistiche, collegio consultivo tecnico;
• le spese per allacciamenti, espropri/acquisizioni;
• le spese per imprevisti, per incentivi, per la verifica del progetto, polizze assicurative nel caso di progettazione interna, commissioni di gara, pubblicità, notifiche ANAC, spese legali, supporto al RUP;
• IVA e contributi previdenziali obbligatori per i professionisti.