Recovery Plan? Sostegno allo sviluppo ed equilibrio finanziario con il “tesoro” dei lavori pubblici
Dario Immordino
I lavori pubblici costituiscono tradizionalmente uno dei settori produttivi strategici per la crescita economica, capace anche nelle fasi di congiuntura sfavorevole di mobilitare ingenti risorse e di contribuire in maniera considerevole al Pil nazionale.
Questa attitudine risulta pienamente confermata dai dati del Rapporto annuale sulle infrastrutture strategiche e prioritarie: il fabbisogno di infrastrutture strategiche ammonta a 273 miliardi di euro, di cui 219 per opere prioritarie, e risulta assistito da una copertura finanziaria pari a 199 miliardi di risorse pubbliche e private, sufficienti a finanziare il 73 per cento dell’importo complessivo delle opere .
La letteratura economica e l’evidenza empirica dimostrano, peraltro, che gli investimenti in infrastrutture sono in grado di stimolare un considerevole effetto moltiplicatore, amplificando gli effetti finanziari delle risorse investite: la costruzione di opere pubbliche, infatti, comporta un largo impiego di capitale umano (manodopera e professionalità) e l’attivazione di un circolo virtuoso occupazione – aumento dei redditi – incremento dei consumi, essenziale per lo sviluppo economico. A ciò bisogna aggiungere i benefici indiretti delle infrastrutture: un’adeguata dotazione di reti concernenti i trasporti, le comunicazioni e l’energia può agevolare l’adozione di nuove tecnologie e la riorganizzazione dei processi produttivi, facilitando la nascita di nuove imprese, e, rendendo più agevoli ed efficienti i trasporti e la mobilità, può aumentare la competitività del sistema produttivo, favorire l’utilizzo razionale del territorio e l’incremento dei flussi turistici, migliorare la qualità della vita.
Non a caso i documenti di programmazione finanziaria e le manovre di finanza pubblica degli ultimi anni riservano un ruolo centrale agli investimenti infrastrutturali, e in effetti il Rapporto annuale sulle infrastrutture attesta il progressivo incremento delle progettazioni, delle procedure di gara, delle aggiudicazioni, e, dal 2019, anche degli investimenti.