Il riaccertamento ordinario dei residui
Anna Guiducci
Il riaccertamento ordinario dei residui è operazione propedeutica e strumentale all’approvazione del rendiconto di esercizio. L’art. 228, comma 3, Tuel, stabilisce che, prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi, l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del loro mantenimento in tutto od in parte e della corretta imputazione in bilancio, secondo le modalità di cui all’art. 3, comma 4, d.lgs. 118/2011.
La riforma contabile ha cambiato le regole rispetto al passato, assegnando all’operazione maggiore complessità e rilevanza ai fini della veridicità e correttezza del rendiconto di gestione. Molti sono i controlli e le analisi da attuare in questa delicata fase gestionale. Occorre verificare non solo che impegni ed accertamenti corrispondano ad obbligazioni giuridicamente perfezionate, ma anche che gli stessi siano correttamente imputati all’esercizio di esigibilità.