Sintesi degli elementi di innovatività contenuti nel Bando-tipo n. 3
Gianpaolo Ferraro
Il Bando-tipo delinea in maniera più chiara e circoscritta la disciplina dell’affidamento dei servizi tecnici e fornisce utili indicazioni alle stazioni appaltanti per dare evidenza del procedimento seguito per la determinazione del corrispettivo degli incarichi professionali, predisponendo apposite tabelle (n. 2 e n. 5).
Con l’adozione del Bando-tipo n. 3 relativo alla “procedura aperta per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria di importo pari o superiore ad € 100.000 con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, approvato dal Consiglio dell’ANAC con delibera n. 723 del 31 luglio 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 dell’11 agosto 2018, si delinea (per non dire si completa) in maniera più chiara e circoscritta la disciplina dell’affidamento dei servizi tecnici.
Importanti e molto utili appaiono i chiarimenti e le indicazioni fornite dall’Autorità in materia, che in parte vanno a colmare i vuoti normativi derivanti dall’abrogazione delle corrispondenti norme del d.P.R. n. 207 del 2010 ed in parte vanno ad integrare (e a volte a modificare) le prescrizioni contenute nelle Linee Guida n. 1.
Le prescrizioni contenute nel Bando-tipo appaiono ancor più utili proprio perché intervengono in un settore strategico, quello dei servizi tecnici, la cui disciplina non contempla più una serie di disposizioni di dettaglio, ma solo poche norme di riferimento in seno al Codice, oltre alle Linee guida n. 1, già adottate dall’ANAC che, tuttavia, hanno carattere vincolante.
Ciò premesso, con il presente contributo si vogliono evidenziare gli aspetti di peculiarità, maggiore interesse ed innovatività del Bando-tipo n. 3.