Sintesi dei principali metodi e strumenti per la definizione del fabbisogno di personale sanitario, medico, infermieristico e ostetrico in un setting ospedaliero
Domenico Mantoan,, Claudio Costa, Simone Stevanin
La definizione del fabbisogno di personale ospedaliero costituisce una problematica rilevante per le organizzazioni sanitarie ed i costi ad esse correlati. Nonostante ciò, non esistono raccomandazioni standard a cui fare riferimento per garantire una dotazione di personale adeguata per ogni setting clinico. Lo scopo di questo articolo è elencare e descrivere brevemente i principali metodi e strumenti per il calcolo del fabbisogno di personale ospedaliero documentati in letteratura, fornendo alcuni spunti di analisi e riflessione sulle complessità e incertezze che a volte li contraddistinguono.
1. Introduzione
La definizione del fabbisogno di personale ospedaliero ha costituito da sempre una problematica rilevante per i manager e i sistemi sanitari, con un’importante influenza sui costi sanitari, l’organizzazione, la sicurezza e gli esiti di salute dei pazienti.
A tale proposito in molti sistemi sanitari nazionali e soprattutto in quelli più simili al nostro, ovvero pubblici e finanziati dalla fiscalità generale (come il National Health Service – NHS – britannico, ad esempio), sono stati istituiti organismi che emanano raccomandazioni sulle dotazioni minime di personale, con un ruolo di indirizzo su questo aspetto. Tali documenti vengono in genere abbinati a vademecum per la determinazione della dotazione di personale a livello locale, che avviene contemperando le peculiarità cliniche che caratterizzano una struttura sanitaria e i fattori ad esse correlate. Alcuni organismi, inoltre, raccomandano l’utilizzo di strumenti per pianificare il fabbisogno di personale in relazione al carico di lavoro e alle necessità clinico/assistenziali di uno specifico setting clinico.