Spray O.C. Lo strumento difensivo più usato dalle polizie locali
Cristiano Curti Giardina
Il numero dei Comandi di Polizia Locale che ha dotato il proprio personale (o che ne sta prendendo in considerazione l’adozione) degli Spray O.C. è in continuo aumento di mese in mese. Efficaci per la difesa e per l’autoprotezione, possono anche essere ritenuti come validi strumenti di dissuasione e, in alcune circostanze, un valido mezzo alternativo all’uso delle armi da fuoco in quanto ritenuti non offensivi.
Partiamo da un fatto: chiunque abbia compiuto i sedici anni può liberamente acquistare e detenere uno spray al peperoncino.
Molta attenzione viene data dai media al ricorso di tale strumento da parte delle “fasce deboli”; pensiamo ad esempio al numero sempre crescente di persone che ritengono che questo strumento sia estremamente utile se finalizzato ad una difesa personale in caso di aggressioni o forme di violenza in particolare per le fasce deboli (donne e minori).
Fa sorridere l’idea, fomentata dal continuo pubblicizzare degli episodi di violenza, che si parli di dotare il personale medico dei pronto soccorso di spray al peperoncino; stando a quanto riportato dai media, la richiesta parte proprio dai medici/infermieri che, stufi delle continue aggressioni, sono indotti a ritenere lo spray un mezzo idoneo di difesa, tralasciando un particolare fondamentale: l’erogazione dell’oleoresin capsicum all’interno di un Pronto Soccorso comporterebbe il rischio di contaminazione degli ambienti e dei degenti con conseguente necessità di evacuazione dei locale, con tutto ciò che ne conseguirebbe