Un’istruzione di qualità (Goal 4)
Stefano Molina
Una buona istruzione è una precondizione dell’Agenda 2030
Immaginate un grande edificio: tra le tante parti che lo compongono (fondamenta, strutture portanti, tetto) non ha senso stilare gerarchie, dal momento che tutto si tiene. Lo stesso succede
all’interno di quella complessa architettura di obiettivi e traguardi approvati dalle Nazioni Unite che prende il nome di Agenda 2030. I suoi 17 Goal e i 169 Target sono il risultato di una faticosa
elaborazione sul piano concettuale e di una non meno faticosa negoziazione sul piano diplomatico, conclusasi con la sottoscrizione – per nulla scontata – dell’Agenda da parte di tutti i 193 Paesi membri. Dunque, fermo restando che non esistono obiettivi di serie A e di serie B, la messa a fuoco delle loro molteplici interconnessioni conferisce al Goal 4, dedicato all’istruzione di qualità, una relativa centralità nell’impianto complessivo.
Quest’affermazione potrebbe sembrare un tributo speciale alla rivista che ci ospita, ma non è così: è infatti facilmente dimostrabile che livelli elevati di istruzione si associano di norma a un
minor rischio di povertà (obiettivo 1), a un’alimentazione più sana (obiettivo 2), a una più elevata speranza di vita (1) (obiettivo 3), a una maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, e così via. Sarebbe quindi riduttivo guardare al quarto obiettivo semplicemente come a uno dei tanti bersagli da centrare; esso rappresenta piuttosto una precondizione necessaria (ma non sufficiente) al conseguimento dell’insieme delle mete previste dall’Agenda. Di seguito si fornirà una breve descrizione dell’obiettivo in questione, si illustreranno alcuni dati per meglio comprendere l’attuale posizionamento dell’Italia rispetto ai traguardi da raggiungere entro il 2030, e in tale prospettiva si indicheranno alcune direzioni prioritarie di intervento per le politiche educative nazionali.
Il quarto obiettivo in sintesi
Ensure inclusive and equitable quality education and promote lifelong learning opportunities for all: entro il 2030 i Paesi firmatari si sono impegnati ad assicurare a tutti i giovani un’istruzione di qualità, equa e inclusiva, e a promuovere lungo tutta la vita opportunità di apprendimento.